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28 Maggio 2013

Sport Paralimpico: sabato 25 maggio si è svolto un importante convegno a Torino, per crescere

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Basket-Foto-di-Massimo-Pinca-21-300x200Lo sport dei disabili o diversamente abili sta assumendo sempre più importanza nel panorama regionale, nazionale e internazionale. Lo dimostra la quantità di atleti che si avvicinano sempre più alle diverse discipline, i risultati tecnici che sanno riescono a conseguire, la sensibilità aumentata da parte dei più nei confronti di questi protagonisti del mondo dello sport.

Proprio alcuni di questi temi hanno indotto l’ASC, Ente di Promozione Sportiva con sede torinese in via Onorato Vigliani, ad organizzare, in collaborazione con il Coni Regionale e l’Istituto di Medicina dello Sport di Torino, il Convegno dal titolo “Disabilità e Sport”, che si è tenuto presso la sede del Cus Torino, in via Braccini 1 a Torino: <<L’obiettivo del convegno – spiega Ezio Dau, presidente provinciale ASC – è stato quello di operare un salto di qualità nell’approccio alla disabilità e al suo accostamento al mondo dello sport. Occorre in tal senso formare sempre più professionalmente tecnici atti ad avvicinarsi a questi atleti particolari nel modo corretto. Le problematiche e gli aspetti da considerare in questo delicato ambito sono molti, da quello tecnico a quello mentale, da quello della preparazione fisica a quello fondamentale della catalogazione dei vari tipi di disabilità. Non è questo che il primo passo di un percorso che come Ente di Promozione Sportiva intendiamo fare, anche sulla base dello nostre molte esperienze organizzative, vedi quella del noto Trofeo della Mole di tennis in carrozzina>>.

Il convegno è iniziato sabato 25 maggio alle 9, proprio con Ezio Dau e Cristina Cavagnero quali moderatori.

Importanti gli interventi, come testimoniato dalle presenze dei quattro personaggi d’apertura del convegno, ovvero Gianfranco Porqueddu (Presidente Regionale Coni), Luca Stevanato (Presidente Nazionale ASC), il padrone di casa, Riccardo D’Elicio (presidente CUS Torino), Roberto Polloni (presidente Panathlon Torino Olimpica).

E stata poi la volta di Silvia Bruno, presidente Comitato Regionale CIP. Alle 10,30 l’intervento di Giorgia Micheletti, specialista in Medicina dello Sport, sul tema Tipi di Disabilità e classificazioni nello sport; dopo il coffee break delle 11 si è ripartiti con il contributo di Valentina Onorato, psicologa e psicoterapeuta sul tema degli aspetti psicologici dello sport nel disabile; spazio quindi a Cristina Milanese (Istituto di Medicina dello Sport di Torino) che ha parlato degli aspetti fisiologici del paraplegico in rapporto all’attività sportiva.

Successivamente c’è stato l’intervento di Massimiliano Gollin, Ricercatore Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell’Università di Torino, sugli aspetti metodologici dell’allenamento nel disabile fisico; quindi, dopo la pausa pranzo, Fiammetta Scarzella, specialista in Medicina dello Sport, ha trattato il tema della tutela sanitaria dell’attività sportiva nel disabile; poi spazio a Nives Scorrano, laureata in scienze motorie con specializzazione polivalente su sostegno, che ha illustrato gli aspetti metodologici dell’allenamento nel disabile psichico e sensoriale. Alle 15 circa la parola è stata data agli atleti disabili sulle rispettive esperienze sportive e didattiche.

In prima linea  Patrizia Saccà, atleta nazionale paralimpica tennis tavolo e istruttrice FITET 2° livello, Pietro Mazzei, atleta e istruttore tennis ASD Sport di Più, Giuseppe Antonucci, Referente Promozione attività sportive ASD Sport di Più.
Alle 16 spazio al dibattito prima della chiusura dei lavori avvenuta alle 17.

Un programma fitto ed interessante, vissuto come su un campo di gara.