La cronicità è una condizione che, secondo le analisi dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, tenderà fortemente ad aumentare in prospettiva futura in ragione del processo di invecchiamento della popolazione. Secondo i dati ISTAT (2022) in Italia solo il 44,7% di quanti hanno una o più malattie croniche dichiara di essere in buona salute. L’OMS, nel 2020 ha pubblicato le linee guida sull’attività fisica e il comportamento sedentario, in cui si trovano raccomandazioni per bambini, adolescenti, adulti e anziani relative ai livelli di attività fisica necessari ad apportare dei benefici allo stato di salute. Guardando alla fascia di popolazione adulta, sulla base dei dati l’adesione alle linee guida dell’OMS cala all’aumentare dell’età arrivando al 6,4% tra gli over 65 anni, vedendo una maggior adesione degli uomini rispetto alle donne. Si stima che, in una giornata media, due adulti su 5 trascorrono sedentariamente 7 ore della giornata e in aggiunta il 31% della popolazione adulta non svolge una adeguata attività aerobica.
Il progetto è finalizzato alla promozione dell’attività fisica, motoria e sportiva attraverso il coinvolgimento attivo nelle attività proposte dai centri sportivi di soggetti “vulnerabili” per condizione patologica ovvero persone adulte con patologie croniche non trasmissibili in condizioni stabilizzate. Attraverso questa operazione i centri sportivi mettono “la salute al centro” della loro azione. Le ASD/SSD mirano a divenire per i destinatari uno strumento per la promozione di un cambiamento delle proprie abitudini e stili di vita e il raggiungimento di una condizione di maggiore benessere psico-fisico-sociale.
Il progetto di A.S.C. si propone, infatti, di attivare una rete di centri sportivi qualificati, denominati “Centro sportivo della Salute”, strutturalmente idonei ad accogliere e trattare, con personale specializzato ed opportunamente formato, soggetti che a vario titolo possono essere considerati “vulnerabili” e che possono aumentare il loro livello di socializzazione e inclusione sociale, ridurre i fattori di rischio o trarre beneficio per la propria condizione patologica dall’attività fisica opportunamente proposta. Nel “Centro Sportivo della Salute” è previsto l’intervento di un laureato in scienze motorie in possesso di requisiti specifici e di professionalità – laurea magistrale in scienze motorie con indirizzo in attività motoria preventiva e adattata – in grado anche di collaborare con le istituzioni locali (ASL, Comuni) nella promozione dell’attività e dell’esercizio fisico. La partecipazione alle attività fisico-sportive sarà sostenuta attraverso i “voucher della salute” e attrezzatura sportiva.
Scarica il Piano economico – finanziario
Si è conclusa la formazione per i tecnici del progetto “La Salute al Centro”, realizzata attraverso una serie di video tutorial dedicati a illustrare come eseguire correttamente gli esercizi previsti.
I tecnici, ora preparati, procederanno con la somministrazione dei test di valutazione iniziale ai partecipanti, un passaggio fondamentale per personalizzare le attività e monitorare i progressi.
Si è svolta la prima Welcome Call per il progetto “La Salute al Centro”, presentata dal project manager Dott. Marco Visconti.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e di avvio ufficiale delle attività, attraverso la partecipazione di rappresentanti di numerose associazioni e società sportive che operano a stretto contatto con persone appartenenti a categorie “vulnerabili”, con l’obiettivo di rafforzare la rete di collaborazioni e sensibilizzare su tematiche legate alla salute e all’inclusività.
Durante la Welcome Call sono stati condivisi i dettagli del Progetto, che prevede una serie di iniziative volte a favorire l’accesso a attività sportive e di supporto sanitario, per migliorare la qualità della vita, la salute e l’integrazione sociale dei partecipanti.
L’incontro si è concluso con un ampio spazio di dialogo, in cui i partecipanti hanno avuto l’opportunità di discutere apertamente e avanzare domande al Dott. Marco Visconti circa le opportunità offerte dal Progetto e l’importanza di lavorare insieme per costruire un sistema che garantisca pari circostanze a tutti.
Cento associazioni e società sportive attive in tutto il territorio nazionale e oltre mille persone appartenenti a categorie “vulnerabili”. Sono i protagonisti del progetto La Salute al Centro, promosso da ASC Attività Sportive Confederate e presentato questa mattina a Roma, nella sede nazionale dell’ente.
Il progetto muove dall’idea che attraverso l’attività sportiva sia possibile trasformare il proprio stile di vita e raggiungere una condizione di maggiore benessere fisico, psichico e sociale. Un assunto valido per la generalità delle persone ed ancor più per quei soggetti, coinvolti nel progetto La Salute al Centro, che essendo alla prese con patologie croniche non trasmissibili e in condizioni stabilizzate, hanno la necessità di modificare profondamente le proprie abitudini.
Un cambiamento, innanzitutto culturale, che La Salute al Centro intende orientare su più livelli, rivolgendosi in primis alle categorie vulnerabili, ma anche al resto della popolazione.