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16 Settembre 2025

Nuove Norme per il Controllo degli Enti del Terzo Settore: Cosa Cambia per le Associazioni Sportive?

Nuove Norme per il Controllo degli Enti del Terzo Settore  Cosa Cambia per le Associazioni Sportive

Il Ministero del Lavoro ha recentemente pubblicato un decreto fondamentale per il controllo degli enti iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), con un focus particolare sulla gestione delle associazioni di promozione sociale (APS) e sulle organizzazioni di volontariato (OdV). Il decreto, entrato in vigore il 15 settembre 2025, stabilisce nuove modalità di controllo che riguardano non solo la conformità giuridica e statutaria degli enti, ma anche l’effettiva attività svolta sul territorio.

 

I Controlli: Ordinari e Straordinari

I controlli sugli enti del Terzo Settore (ETS), inclusi quelli sportivi, sono suddivisi in due categorie principali: ordinari e straordinari.

Controlli Ordinari: Questi si svolgeranno ogni tre anni a partire dall’iscrizione di un ente al RUNTS. Per esempio, un ente iscritto nel 2023 sarà sottoposto al primo controllo entro il 31 dicembre 2026. In caso di irregolarità, l’ente sarà invitato a regolarizzare la situazione in un termine che può variare tra i 30 e i 90 giorni.

Controlli Straordinari: Questi controlli verranno attivati qualora emergano anomalie durante i controlli ordinari o su segnalazione di altre amministrazioni. Possono riguardare qualsiasi tipo di ente, a prescindere dalla sua adesione a reti associative o CSV (Centri di Servizio per il Volontariato).

 

Gli Obiettivi del Decreto

Le finalità del decreto sono principalmente tre:

Verifica dei requisiti per l’iscrizione al RUNTS: Gli enti devono continuare a soddisfare i requisiti che hanno permesso loro di iscriversi al registro, inclusi gli aspetti statutari e giuridici.

Controllo delle finalità civiche e solidaristiche: Le attività svolte devono rispecchiare gli scopi sociali dichiarati negli statuti, in particolare se si tratta di attività di promozione sociale o sportiva.

Adempimento degli obblighi previsti dal RUNTS: Gli enti devono rispettare le normative fiscali, assicurative e di trasparenza stabilite dal codice del Terzo Settore.

 

Le Implicazioni per le Associazioni Sportive

Per le associazioni sportive che rientrano nella categoria delle APS, la pubblicazione del decreto implica un’attenzione maggiore alla trasparenza e al rispetto delle normative. In particolare, dovranno essere verificate alcune aree cruciali:

Compatibilità della forma giuridica con i requisiti di ETS, come stabilito dal Codice del Terzo Settore (CTS).

Attività prevalente di interesse generale: L’associazione sportiva deve dimostrare che la sua attività principale è orientata alla promozione sociale e non alla distribuzione di utili, rispettando la natura non profit dell’ente.

Obblighi di pubblicazione: Gli enti con entrate superiori ai 100.000 euro annui dovranno pubblicare sul proprio sito internet (o su quello della rete associativa) gli eventuali compensi agli organi amministrativi e ai dirigenti.

Gestione dei volontari: È fondamentale che le APS rispettino le regole relative al volontariato, inclusi i registri e le polizze assicurative per i volontari stessi, che sono spesso coinvolti nell’organizzazione di eventi sportivi.

 

Semplificazione per Piccole Associazioni

Il decreto introduce anche controlli semplificati per gli enti con entrate annuali inferiori ai 60.000 euro. Questi enti, quindi, saranno soggetti a un controllo meno dettagliato, che verificherà principalmente la corretta gestione degli aspetti statutari fondamentali e il rispetto dei principi generali del Terzo Settore.

 

Come Prepararsi ai Controlli?

Le associazioni sportive che operano nel Terzo Settore devono prestare particolare attenzione alla corretta redazione degli statuti, all’adeguatezza della documentazione fiscale e contabile, e alla gestione trasparente delle entrate e uscite. I controlli saranno mirati a garantire che le attività siano effettivamente orientate al bene comune, senza fini di lucro.

Inoltre, è fondamentale tenere un rapporto chiaro con i volontari e assicurarsi che siano rispettate tutte le norme riguardanti la loro protezione e il loro impiego. Ogni ente dovrà dimostrare che le sue attività siano strettamente correlate agli scopi statutari, in modo da evitare il rischio di incorrere in sanzioni o in provvedimenti che potrebbero compromettere la sua iscrizione al RUNTS.

 

Conclusioni

La pubblicazione del decreto del 7 agosto 2025 rappresenta una tappa importante per la regolamentazione e la supervisione degli enti del Terzo Settore, comprese le associazioni sportive. I controlli periodici sono pensati per garantire che le realtà del Terzo Settore continuino a operare nel rispetto delle normative, perseguendo obiettivi di solidarietà e utilità sociale. Per le associazioni, essere preparati e conformi alla normativa non è solo un obbligo, ma una garanzia di trasparenza e legittimità, elementi fondamentali per consolidare la fiducia dei propri associati e della comunità.

In vista dei controlli, è essenziale che le associazioni sportive si aggiornino regolarmente sulle nuove disposizioni e si assicurino di essere in piena regola, per evitare problematiche in fase di verifica e continuare a beneficiare dei vantaggi legati all’iscrizione al RUNTS.